Il Beauty Contest di Keynes: Perché a Volte gli Investitori Si Comportano Come Giudici di Miss Italia

Un viaggio nel mondo della psicologia finanziaria che governa i mercati

Introduzione: Quando la Borsa Diventa un Concorso di Bellezza

Hai mai guardato un titolo azionario salire alle stelle e pensato: “Ma questa azienda vale davvero così tanto?” Oppure hai visto criptovalute impennare senza apparente motivo mentre tutti correvano ad acquistarle? Se sì, allora hai assistito, probabilmente senza saperlo, al “beauty contest” di John Maynard Keynes in azione!

Ma cosa c’entra un concorso di bellezza con i tuoi investimenti? Tantissimo, come scopriremo insieme in questo articolo. E no, non stiamo parlando di investire in azioni di Miss Italia!

Chi Era John Maynard Keynes (e Perché Dovrebbe Interessarci)

Prima di tuffarci nel concetto, facciamo un rapido passo indietro. John Maynard Keynes non era un organizzatore di concorsi di bellezza, ma uno degli economisti più influenti del 20° secolo. Nato nel 1883 in Inghilterra, Keynes rivoluzionò il pensiero economico, specialmente durante la Grande Depressione, sostenendo l’intervento statale nell’economia quando il settore privato vacillava.

Ma Keynes non era solo un teorico accademico con la testa tra le nuvole. Era anche un investitore di successo che gestiva fondi per l’Università di Cambridge e per se stesso, quadruplicando il valore del suo portafoglio personale durante la Grande Depressione (periodo in cui molti persero tutto). Insomma, uno che di mercati finanziari ne capiva eccome!

Il Concorso di Bellezza Spiegato a Mia Nonna

Nel suo libro fondamentale “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” del 1936, Keynes fece una brillante analogia che tutti possiamo capire, anche senza una laurea in economia.

Immagina un concorso di bellezza un po’ particolare. Ci sono 100 fotografie di volti, e tu sei uno dei giudici. Ma c’è un colpo di scena: non devi votare per la persona che TU trovi più bella. Devi indovinare quale foto sarà votata dalla maggioranza degli altri giudici.

Fermiamoci un attimo a riflettere. La tua strategia cambierebbe completamente, vero? Non importa più il tuo gusto personale, ma cosa pensi che gli altri trovino attraente. E cosa pensano gli altri giudici? Beh, anche loro stanno facendo lo stesso ragionamento! Quindi, in realtà, tutti stanno cercando di indovinare cosa la maggioranza pensa che la maggioranza pensi… un vero gioco di specchi!

Cosa C’entra Questo con i Miei Soldi?

Ora sostituisci le foto con azioni, obbligazioni o Bitcoin, e i giudici con gli investitori. Ecco il mercato finanziario secondo Keynes!

Quando compriamo un titolo, spesso non lo facciamo (solo) perché crediamo che quell’azienda abbia fondamentali solidi o che quel bene abbia un valore intrinseco. Lo facciamo perché pensiamo che il prezzo salirà, che altri investitori lo compreranno dopo di noi a un prezzo più alto.

E perché gli altri lo comprerebbero a un prezzo più alto? Perché pensano che qualcun altro lo comprerà a un prezzo ancora più alto! E così via, in un gioco potenzialmente infinito di aspettative sulle aspettative degli altri.

La Grande Differenza tra Investire e Speculare

Ecco dove il beauty contest di Keynes ci aiuta a capire una distinzione fondamentale: quella tra investimento e speculazione.

Investire, nel senso più puro del termine, significa valutare il valore intrinseco di un’attività: i flussi di cassa futuri di un’azienda, la sua capacità di generare utili, la solidità del suo business model, e così via. È come dire: “Questa persona è davvero bella, indipendentemente da ciò che pensano gli altri giudici.”

Speculare, invece, significa concentrarsi principalmente sul prezzo futuro, indipendentemente dal valore fondamentale. È come dire: “Non m’importa se questa persona è davvero bella o no, mi importa solo indovinare chi sarà votata dalla maggioranza.”

Il grande investitore Warren Buffett ha sintetizzato questa differenza con la sua famosa frase: “Nel breve termine il mercato è una macchina che registra voti, nel lungo termine è una bilancia che pesa valori.”

Il Beauty Contest in Azione: Esempi Reali

Le Bolle Speculative

Le bolle speculative sono l’esempio perfetto del beauty contest keynesiano. Prendiamo la bolla delle dot-com alla fine degli anni ’90. Le persone compravano azioni di aziende internet senza modelli di business sostenibili (alcune addirittura senza ricavi!) solo perché i prezzi salivano e tutti si aspettavano che continuassero a salire.

Lo stesso vale per la bolla immobiliare del 2008: molti compravano case non per viverci o per il reddito da affitto, ma semplicemente perché si aspettavano che i prezzi continuassero a salire indefinitamente.

I Meme Stocks e le Criptovalute

Più recentemente, abbiamo visto il beauty contest in azione con i “meme stocks” come GameStop o AMC, o con criptovalute come Dogecoin o Shiba Inu. Molti investitori hanno acquistato questi asset non per il loro valore intrinseco (che in alcuni casi era discutibile), ma perché credevano che altri investitori li avrebbero comprati, spingendo i prezzi ancora più in alto.

Come ha detto un trader durante la saga GameStop: “Non sto comprando perché credo nel futuro di GameStop come azienda; sto comprando perché credo che il prezzo salirà e potrò vendere a qualcun altro.”

Tesla e le Big Tech

Anche azioni più “serie” come Tesla o altre big tech possono essere soggette alla dinamica del beauty contest. Gli investitori spesso comprano queste azioni non solo per i fondamentali attuali (che a volte non giustificano le valutazioni stellari), ma per le aspettative di crescita futura, che a loro volta dipendono da ciò che altri investitori saranno disposti a pagare in futuro.

Come Proteggersi dal “Beauty Contest Effect”

Ora che abbiamo compreso il concetto, come possiamo utilizzarlo per migliorare le nostre decisioni finanziarie? Ecco alcuni consigli pratici:

1. Focalizzati sul Valore, Non sul Prezzo

Come diceva Benjamin Graham, mentore di Warren Buffett: “Nel breve termine il mercato è un seggio elettorale, nel lungo termine è una bilancia.” Concentrati sul valore intrinseco degli investimenti, non sulle fluttuazioni di prezzo a breve termine.

Chiediti sempre: “Comprerei questa azienda se il mercato chiudesse per i prossimi 5 anni?” Se la risposta è no, forse stai partecipando al beauty contest anziché investire veramente.

2. Diversifica, Diversifica, Diversifica

Dato che è impossibile prevedere perfettamente il comportamento irrazionale del mercato, una buona strategia è diversificare i propri investimenti. In questo modo, anche se alcuni dei tuoi investimenti vengono travolti da dinamiche di beauty contest, il tuo portafoglio complessivo rimarrà solido.

3. Adotta una Prospettiva di Lungo Termine

Le dinamiche del beauty contest sono potenti nel breve termine, ma nel lungo periodo i fondamentali tendono a prevalere. Se hai un orizzonte temporale lungo, puoi “aspettare che la marea si ritiri per vedere chi nuota nudo”, come dice Warren Buffett.

4. Sii Consapevole dei Tuoi Bias Psicologici

Il beauty contest funziona perché gli esseri umani sono creature sociali e tendiamo a seguire il gregge. Essere consapevoli di questo bias può aiutarti a resistere all’impulso di comprare solo perché “tutti lo stanno facendo” o perché i prezzi stanno salendo rapidamente.

5. Distingui tra la Tua Allocazione “Seria” e quella “Speculativa”

Se proprio non resisti al fascino del beauty contest, considera di separare i tuoi investimenti: una parte più grande e “seria” basata sui fondamentali, e una piccola parte “speculativa” con cui puoi giocare al beauty contest. L’importante è essere onesti con se stessi e non confondere le due cose.

Conclusione: Essere un Investitore, Non un Concorrente

Il beauty contest di Keynes ci offre una potente lente attraverso cui guardare i mercati finanziari. Ci ricorda che i mercati non sono sempre razionali e che spesso sono guidati più dalla psicologia che dai fondamentali economici.

Questo non significa che dovresti evitare completamente i mercati. Significa piuttosto che dovresti approcciare gli investimenti con una solida comprensione di come funzionano realmente, incluse le loro imperfezioni e irrazionalità.

Come ha detto Warren Buffett: “L’investitore intelligente è un realista che vende agli ottimisti e compra dai pessimisti.” In altre parole, invece di partecipare ciecamente al beauty contest, puoi sfruttare la conoscenza della sua esistenza per fare scelte più consapevoli.

La prossima volta che vedi un asset salire alle stelle senza un apparente motivo fondamentale, ricordati del beauty contest di Keynes. Chiediti: “Sto davvero investendo, o sto solo cercando di indovinare cosa penseranno gli altri investitori?”

Il vero segreto del successo finanziario a lungo termine non è vincere il concorso di bellezza, ma riconoscere quando è in corso e decidere consapevolmente se e come partecipare.