Manuale dell’investitore riluttante: prima risparmia, poi ne riparliamo

Ho deciso di battezzare la home page del mio blog “Un Blog di Risparmio Personale” per due motivi molto semplici.

Perché proprio “risparmio personale”?

Primo, “Un blog di finanza personale” era già preso – no, scherzo! In realtà, il nome mi serve come promemoria per me stesso: la parola magica “RISPARMIO”. Per anni ho snobbato la sua potenza, ma ora, grazie anche a Martina (la mia paziente compagna), ho finalmente aperto gli occhi sulla sua importanza. Non che sia diventato un guru del risparmio alla Mr. RIP o un monaco della frugalità come Jacob Lund Fisker, eh, sia chiaro! Però oggi voglio condividere con voi, in questo articoletto e sul mio blog, il mio personalissimo “manuale dell’investitore”, frutto delle mie esperienze e delle influenze che mi stanno guidando.

Regola numero uno: risparmia prima di investire

Ve lo dico con il cuore in mano e un po’ di lividi in testa: prima di buttarti negli investimenti, RISPARMIA. Risparmia come se non ci fosse un domani e costruisciti un fondo di emergenza. 3 mesi, 6 mesi, 12 mesi, fate voi, ma mettete da parte quei benedetti soldi!

Io l’ho letto mille volte, ma niente, non ci sono mai arrivato preparato. E indovinate un po’? Ci ho sbattuto il muso più volte. Dover vendere in perdita o disinvestire perché ti servono i soldi è un colpo al cuore, oltre che una bella lezione di umiltà.

Certo, tra i grandi investitori c’è chi ride di questa strategia: “Fondo di emergenza? Ma per favore!”. E va bene, rispetto per loro, ma quelli magari hanno case di proprietà a rendita, uno zio milionario o un paracadute finanziario che io – e forse anche tu – non abbiamo. Quindi, per noi comuni mortali che non vogliamo dipendere da nessuno, il mio consiglio spassionato è: apri un conto deposito, magari un ETF monetario, e inizia a versarci qualcosa. Anche poco all’inizio, giusto per toglierti lo sfizio di investire, e poi via con bonifici automatici periodici.

Le cicatrici del backtest

Questa è la mia strategia, nata dopo aver dovuto disinvestire più volte negli anni. Credimi, ci sono passato: leggi un libro, ascolti un podcast e ti senti subito Gordon Gekko pronto a conquistare Wall Street. Spoiler: non lo sei.

Sì, lo so, risparmiare è una rottura. È pesante, ti frustra, sembra di vivere da eremita. Ma, fidati di me, metti da parte quei maledetti soldi. È un consiglio da amico, giuro. Solo dopo aver costruito questo cuscinetto di sicurezza puoi iniziare a investire sul serio.

E qui arriva il mio secondo errore epico: sono andato a spulciare i portafogli di gente che ne sa molto piu di me e magari o sciuramente ha milioni investiti , facendo backtest su backtest per trovare quel microscopico aggiustamento che mi desse lo 0,01% di profitto in più o lo 0,002% di volatilità in meno.

Altro consiglio da amico: evita di buttarti a capofitto, o almeno agisci con consapevolezza! La chiave di tutto è risparmiare e investire con criterio. Poi, come secondo step, punta a far crescere le tue entrate, il tuo income, come direbbe il mitico Nick Maggiulli. E ora vai, conquista il mondo finanziario…

Crea un circolo virtuoso

E questa capacità cresce se riesci ad aumentare il tuo stipendio, creando un circolo virtuoso di risparmio ancora più potente.

In questo approccio, maestri come Mr. Money Mustache, Jacob Lund Fisker e il nostro Giorgio nazionale sono le mie bussole. Leggete il blog di Nicola Protasoni uno dei migliori blog sull’argomento.

Resistere al consumismo: la vera sfida

Quindi, ascolta podcast come The Bull, segui Giorgio, leggi Jacob e impara dai fenomeni del risparmio. Resistere al consumismo è una battaglia quotidiana: la pubblicità ti bombarda, il vicino sfoggia l’auto nuova, il collega l’orologio figo. Ogni giorno ti svegli e combatti contro le rate, il debito, la voglia di spendere. E quando sei in crisi, accendi un podcast, leggi un blog tipo Retire in Progress, sfoglia un libro che ti rimetta in carreggiata.

L’80% delle cose che desideri è inutile e ti incatena. Il debito? È il nemico numero uno del risparmio. E se ci aggiungi gli interessi, eccoti la ricetta per la “tempesta perfetta”: lavori fino alla morte (se ti va bene) o lasci pure debiti in eredità.

Il mio mantra

Il mio mantra è semplice: evita debiti inutili, non sprecare soldi, risparmia il più possibile e fatti pagare quello che vali.

Spero che questo possa aiutare qualcuno là fuori, magari quando sta per cedere, quando sta per dilapidare 10.000 euro sudati o quando si sente a terra. Non sei solo: se tieni la barra dritta, un giorno riderai ripensando a tutto questo.

Parola di uno che sta nella tua stessa barca!