The Rational Reminder Podcast

Perché è così difficile battere il mercato: Le lezioni di Hendrik Bessembinder per gli investitori
Se hai mai sognato di scegliere l’azione perfetta, quella che ti farà diventare milionario, preparati a un reality check. Il professor Hendrik Bessembinder, docente presso l’Arizona State University, ha condotto ricerche che hanno scosso il mondo della finanza, mostrando quanto sia arduo battere il mercato azionario. Nel podcast Rational Reminder (episodio 346), Bessembinder ha condiviso i risultati dei suoi studi, mettendo in luce un concetto chiave: l’asimmetria nei rendimenti azionari. Questo articolo, scritto per chi vuole investire in modo consapevole, esplora le sue scoperte e offre spunti pratici per gestire il proprio portafoglio in un mercato tanto affascinante quanto spietato.
L’asimmetria nei rendimenti: una verità scomoda
Immagina di lanciare un dado truccato: la maggior parte delle volte ottieni un numero basso, ma in rare occasioni esce un punteggio altissimo. Questo è il cuore dell’asimmetria positiva nei rendimenti azionari, come spiegato da Bessembinder. In termini semplici, significa che la maggior parte delle azioni produce rendimenti modesti o addirittura negativi, mentre una manciata di titoli eccezionali genera guadagni stratosferici, spingendo verso l’alto la media del mercato.
Nel suo celebre paper del 2018, Do Stocks Outperform Treasury Bills?, Bessembinder ha analizzato quasi un secolo di dati azionari negli Stati Uniti. I risultati sono sorprendenti: solo il 42% delle azioni ha battuto i Treasury Bills (buoni del tesoro a un mese) nel lungo periodo. Ancora più scioccante, circa il 50% delle azioni ha registrato rendimenti negativi assoluti, e l’11% ha subito perdite quasi totali. Inoltre, solo il 31% delle azioni ha superato il rendimento complessivo del mercato.
Cosa significa? Che scegliere un’azione a caso è un po’ come giocare alla lotteria: le probabilità di successo sono scarse, e il rischio di perdere è alto. Ma c’è di più: solo il 4% delle azioni è responsabile di tutta la creazione di ricchezza netta del mercato azionario statunitense dal 1926. In altre parole, giganti come Altria Group o Nvidia hanno generato la stragrande maggioranza dei guadagni, mentre la maggior parte delle altre azioni ha deluso.
Perché succede? La volatilità è la chiave
L’asimmetria non è un caso, ma il risultato di un fenomeno matematico legato alla volatilità. Bessembinder spiega che i rendimenti azionari a breve termine, soprattutto per le piccole aziende, sono molto volatili. Questa volatilità, quando composta su lunghi periodi, crea una distribuzione asimmetrica: pochi grandi vincitori e molti perdenti. Le piccole aziende, con rendimenti più incerti, mostrano un’asimmetria ancora più marcata rispetto alle grandi imprese, che tendono a essere più stabili ma offrono rendimenti medi inferiori.
Un esempio pratico? Immagina un’azione che può salire o scendere del 10% ogni anno. Se guadagni il 10% per due anni consecutivi, il tuo capitale cresce del 21% (grazie alla capitalizzazione composta). Ma se perdi il 10% per due anni, il tuo capitale scende solo del 19%. E se alterni un anno positivo e uno negativo? Finisci con una perdita dell’1%. Questo squilibrio, amplificato dalla volatilità, spiega perché i rendimenti a lungo termine tendono a essere asimmetrici.
Le implicazioni per gli investitori individuali
Le ricerche di Bessembinder hanno implicazioni profonde per chi investe, soprattutto per chi sogna di “battere il mercato” scegliendo singole azioni o fondi gestiti attivamente. Ecco i punti chiave:
1. La diversificazione è il tuo scudo
La scoperta più pratica è l’importanza della diversificazione. Poiché solo una piccola frazione di azioni genera la maggior parte dei rendimenti, l’unico modo per assicurarti di possedere i futuri vincitori è investire in un portafoglio ampio, come un fondo indicizzato che replica l’intero mercato. Bessembinder cita Jack Bogle, fondatore di Vanguard: “Compra il pagliaio, non l’ago”. Un portafoglio diversificato riduce il rischio di scegliere le azioni sbagliate e attenua l’asimmetria, anche se non elimina del tutto la possibilità di rendimenti inferiori alla media.
Nelle sue simulazioni, Bessembinder ha mostrato che un portafoglio casuale di 100 azioni batte il mercato il 43% delle volte su 90 anni, rispetto al misero 4% di una singola azione. Tuttavia, anche con 100 azioni, l’asimmetria rimane: la maggior parte dei portafogli diversificati sottoperforma il mercato, ma il rischio di perdite catastrofiche si riduce drasticamente.
2. Attenzione alle medie
Un errore comune è concentrarsi solo sul rendimento atteso medio del mercato (ad esempio, il 6-7% annuo). L’asimmetria implica che la maggior parte degli investitori finirà sotto la media, perché pochi outlier positivi gonfiano il risultato medio. Per la pianificazione finanziaria, Bessembinder suggerisce di guardare alla mediana o all’intera distribuzione dei possibili risultati. Strumenti come le simulazioni Monte Carlo possono aiutare a visualizzare la gamma di scenari futuri, mostrando che è più probabile finire sotto la media che sopra.
3. La gestione attiva: un gioco ad alto rischio
Bessembinder ha esteso la sua analisi ai fondi comuni di investimento azionari. Nel suo studio, solo il 30% dei fondi ha battuto l’ETF SPY (che replica l’S&P 500) su un orizzonte di 30 anni. In media, i fondi sottoperformano a causa delle commissioni (circa 9 punti base al mese) e dell’asimmetria nei rendimenti. Anche prima delle commissioni, la maggior parte dei fondi non riesce a battere il mercato, perché costruire un portafoglio concentrato aumenta il rischio di mancare i grandi vincitori.
Tuttavia, ci sono eccezioni: circa 450 fondi su 8.000 hanno raddoppiato il rendimento di SPY, e 160 lo hanno triplicato. Questo dimostra che alcuni gestori sono abili, ma identificarli in anticipo è una sfida. Bessembinder sottolinea che il “rapporto segnale-rumore” è basso: i rendimenti passati non garantiscono successi futuri, e il mercato tende a neutralizzare l’abilità dei gestori inondandoli di capitali.
4. Il comportamento degli investitori conta
Un altro aspetto critico è il comportamento. Bessembinder ha calcolato che gli investitori in fondi comuni hanno perso collettivamente 1 trilione di dollari rispetto a SPY, non solo per le commissioni, ma anche per il “chasing” dei rendimenti: comprare fondi dopo un periodo di buoni risultati e vendere dopo cali. Questo comportamento amplifica le perdite, riducendo i rendimenti effettivi rispetto a una strategia buy-and-hold.
Chi sono i grandi vincitori? Non sempre chi pensi
Un altro studio di Bessembinder, Which U.S. Stocks Generated the Highest Long-Term Returns?, analizza le azioni che hanno prodotto i rendimenti più alti. Altria Group (un’azienda del tabacco) guida la classifica con un rendimento composto del 250 milioni percento su 96 anni, seguita da Vulcan Materials, un produttore di sabbia e asfalto. Sorprendentemente, non sono sempre le aziende tecnologiche o “glamour” a dominare. Nvidia, ad esempio, ha il rendimento più alto su 25 anni, ma non può competere con aziende longeve come Altria.
La lezione? I rendimenti eccezionali non dipendono solo dall’innovazione, ma da vantaggi competitivi durevoli, come i “fossati” descritti da Warren Buffett. Un’azienda di ghiaia può prosperare grazie alla logistica locale, mentre un’azienda tecnologica può fallire se non riesce a mantenere il passo. Questo rende ancora più difficile prevedere i vincitori futuri.
E i mercati globali? Ancora più asimmetrici
Bessembinder ha replicato la sua analisi sui mercati globali, utilizzando 30 anni di dati. Il risultato? L’asimmetria è ancora più pronunciata, probabilmente a causa della maggiore volatilità dei mercati internazionali. Questo rafforza l’idea che l’asimmetria sia una caratteristica universale dei mercati competitivi: più volatilità a breve termine significa più asimmetria a lungo termine.
Come applicare queste lezioni al tuo portafoglio
Dopo aver digerito queste informazioni, come puoi agire in modo pratico? Ecco alcuni consigli basati sulla ricerca di Bessembinder:
- Scegli la diversificazione: Per la maggior parte degli investitori, un fondo indicizzato a basso costo (come un ETF sull’S&P 500 o un fondo globale) è la scelta migliore. Ti garantisce di possedere i futuri vincitori senza il rischio di scegliere le azioni sbagliate.
- Pensa alla distribuzione, non solo alla media: Usa strumenti di pianificazione finanziaria per simulare scenari realistici. Non puntare solo sul rendimento medio, ma preparati a risultati inferiori, che sono più probabili.
- Evita di inseguire i rendimenti: Non comprare fondi o azioni solo perché hanno avuto un anno eccezionale. Una strategia buy-and-hold è più efficace nel lungo termine.
- Valuta la gestione attiva con cautela: Se vuoi provare a battere il mercato, cerca gestori con un track record solido e commissioni basse, ma sii consapevole che il rischio di fallimento è alto. Chiediti: “Ho davvero un vantaggio informativo o sto solo sperando?”
- Accetta l’asimmetria (o no): Se ami il brivido di un possibile grande guadagno, un portafoglio concentrato potrebbe tentarti. Ma Bessembinder avverte: le probabilità sono contro di te, e la diversificazione riduce l’asimmetria che cerchi.
Un messaggio finale: educa te stesso
Bessembinder non dà consigli di investimento diretti, ma il suo obiettivo è chiaro: educare gli investitori per prendere decisioni informate. Il mercato azionario è un luogo di opportunità, ma anche di insidie. La sua ricerca ci ricorda che battere il mercato è estremamente difficile, non perché manchino le opportunità, ma perché l’asimmetria rende i successi rari e imprevedibili.
Per gli investitori retail, la strada più sicura è spesso la più semplice: diversificare, mantenere i costi bassi e restare disciplinati. Se invece vuoi inseguire il sogno di un grande guadagno, fallo con gli occhi aperti, sapendo che stai giocando un gioco in cui pochi vincono. Come dice Bessembinder, “fai i tuoi compiti” e scegli la strategia che rispecchia i tuoi obiettivi e la tua tolleranza al rischio.
In un mondo finanziario dominato da storie di successi spettacolari, le ricerche di Bessembinder ci riportano con i piedi per terra, offrendo una guida razionale per navigare il mercato con consapevolezza. Investire non è una lotteria, ma un esercizio di pazienza, disciplina e realismo. E con queste lezioni in tasca, sei già un passo avanti.
QUI la puntata originale