Trust, Action and Distraction with Michael Covel on Trend Following Radio

Michael Covel’s Trend Following

Correre nella Savana dell’Informazione: Michael Covel e il Potere del Trend Following nell’Era dell’AI

Immaginate una steakhouse vivace, con il profumo di bistecche sfrigolanti e quattro uomini che chiacchierano animatamente di intelligenza artificiale, mercati, fiducia e distrazioni. Al centro della scena c’è Michael Covel, veterano del trend following e creatore di un podcast che è un faro per chi vuole navigare l’incertezza. È il 2025, e Michael, un Gen X che ha costruito la sua conoscenza in un mondo pre-internet, si confronta con tre millennial e un estone, tutti appassionati di AI e con uno spirito nomade. Questa non è una semplice chiacchierata: è un viaggio tra passato e futuro che ci spinge a chiederci: di chi ci fidiamo? Come decidiamo? E come resistiamo al richiamo delle distrazioni? Pronti? Si parte!

Un’Epoca Analogica: Le Radici del Trend Following

Michael ci riporta agli anni ’90, un’epoca in cui internet era un sogno balbettante e gli smartphone non esistevano nemmeno nei film di fantascienza. Era il 1994, e lui stava scavando nel mondo del trend following, una strategia di trading che si basa sui movimenti dei prezzi, ignorando previsioni e analisi complesse. Ma come si trovava informazione in un mondo senza Google, Wikipedia o ChatGPT?

Si scavava, e non con un clic. Significava sfogliare vecchi articoli di giornale, riviste degli anni ’70 e ’80, libri dimenticati in biblioteche polverose. E, soprattutto, significava incontrare di persona le leggende del settore: trader come Tom Basso, Bill Eckhardt o Bill Dunn. All’epoca, questi nomi non erano star globali. Erano figure di nicchia, quasi segrete, e questo dava un vantaggio: erano accessibili. Michael racconta di cassette audio – sì, cassette! – con discorsi di Eckhardt che spiegava il metodo dei Turtles, o di conversazioni con Dunn che non ha mai reso pubbliche. “Roba inestimabile,” dice, non solo per il contenuto, ma per la fatica e la passione che ci voleva per ottenerla.

Nel 1996, Michael era praticamente l’unico a condividere informazioni sul trend following online. È stato l’inizio del suo marchio, un pioniere in un mondo che ancora non sapeva cosa fosse un blog. Raccogliere informazioni pre-internet era lento e laborioso, ma ti costringeva a essere ossessivo, a inseguire ogni pista come un detective. E, soprattutto, ti dava accesso a persone che, non essendo sotto i riflettori, parlavano liberamente, senza filtri.

L’Esplosione Digitale: Internet, iPhone e il Diluvio di Informazioni

Poi, il mondo è cambiato. Nel 1995, Netscape, il primo browser di Mark Andreessen, diventa pubblico, e internet inizia a prendere piede. Negli anni ’90, i contenuti online crescono, ma non è ancora un diluvio. Michael pubblica il suo primo libro sul trend following nel 2004, seguito da altri nei vent’anni successivi. Con l’arrivo dei podcast, figure come Tom Basso e Jerry Parker diventano più note, e il trend following esce dall’ombra.

Ma il vero game-changer arriva con l’iPhone, tra il 2010 e il 2012. Non importa la tua età: quando l’iPhone entra nella tua vita, cambia tutto. Le informazioni sono a portata di dito, ovunque, in ogni momento. E con i social media, la condivisione diventa virale. Ma più informazioni non significano più chiarezza. Anzi, è qui che iniziano i problemi, e la conversazione nella steakhouse mette a nudo questa tensione.

Una Cena tra Generazioni: Michael e i Millennial

Nella steakhouse, Michael è al tavolo con tre millennial e un estone che parla un inglese perfetto. Sono tutti avventurieri, uniti da uno spirito nomade e da una passione per l’AI. La conversazione si concentra su una differenza cruciale: il modo in cui le loro generazioni raccolgono informazioni. Michael, Gen X, ha costruito la sua conoscenza in un mondo analogico, fatto di libri, incontri faccia a faccia e cassette audio. I millennial, invece, sono cresciuti con internet, social media e, ora, l’intelligenza artificiale.

I millennial sono entusiasti dell’AI. “Abbiamo tutto a disposizione!” dicono. “Fai una domanda a un’AI, e ti dà un riassunto, un’intuizione, tutto in pochi secondi.” Ma Michael li ferma con una domanda scomoda: “E se l’AI sbaglia? Se ti dà una risposta che sembra perfetta ma è sbagliata?” Racconta di aver chiesto a Grok, un’AI di xAI, di elencare le migliori squadre di football universitario degli ultimi 15 anni. La risposta sembrava solida, ma c’era un errore: Grok diceva che Clemson aveva vinto un campionato in un anno in cui non l’aveva fatto. Quando Michael l’ha corretto, Grok ha ammesso l’errore, ma questo solleva una questione cruciale: se non sai già che qualcosa è sbagliato, come fai a correggere l’AI?

Questo è un problema critico, specialmente nel trend following. Se chiedi a un’AI di combinare questa strategia con le candele giapponesi, probabilmente ti darà una risposta plausibile, anche se le candele sono inutili per il trend following. L’AI è progettata per accontentarti, non per dirti la verità assoluta. Se non conosci il settore, come fai a sapere che ti sta rifilando una cavolata?

Fiducia, Decisioni, Distrazioni: Le Sfide del 2025

La conversazione si sposta su tre temi centrali: fiducia, decisioni e distrazioni. In un mondo sommerso da informazioni, di chi ti fidi? Michael suggerisce di cercare esperti che abbiano dedicato la loro vita a un argomento. Nel trend following, lui è uno di quelli: anni di studio, incontri con leggende e una passione sfrenata lo rendono una fonte affidabile. “Se vuoi sapere di trend following, parti da me,” dice, senza falsa modestia. Ma non tutti hanno questa chiarezza o questa fortuna.

Poi c’è il problema delle decisioni. L’AI può darti tutte le informazioni del mondo, ma non può premere il grilletto per te. Se ti dice “Fai questo trade,” sei tu che devi agire. E qui entra in gioco la distrazione, il vero killer del nostro tempo. Michael racconta al ragazzo estone che, negli anni ’90, non aveva un telefono che lo interrompeva con notifiche, messaggi o video di gattini. La sua unica ossessione era capire il trend following e condividerlo. L’estone, invece, cresciuto con lo smartphone, deve combattere attivamente le distrazioni. Racconta di come, per concentrarsi sui brevetti di Google, si costringa a sedersi davanti a un muro bianco, quasi in meditazione, per non cedere alla tentazione del telefono.

Nomadismo e Relazioni: Oltre il Trading

La cena prende una piega più ampia. I quattro al tavolo sono tutti nomadi digitali, persone che vivono ovunque il loro lavoro lo permetta. Michael ricorda i suoi primi viaggi in Asia, nel 2006, in città come Hong Kong e Tokyo. All’epoca, non c’erano influencer su YouTube a mostrarti ogni angolo di quei luoghi. Dovevi scoprirli da solo, con meraviglia e un po’ di smarrimento. I millennial, invece, sono cresciuti con l’iPhone e i social media, che li hanno spinti a viaggiare e “vedere le fonti con i propri occhi.”

Ma il nomadismo non è solo una questione di luoghi. È una mentalità, un rifiuto di fidarsi ciecamente delle fonti tradizionali. E qui torna il tema della fiducia. Come fai a fidarti di un’AI se non hai un’esperienza diretta o una base solida per giudicarla? E come fai a fidarti in un mondo dove le distrazioni – dal telefono ai social media – ti allontanano dal focus?

La conversazione tocca anche un tema più personale: le relazioni nel 2025. I tassi di divorzio sono alti, i tassi di fertilità in calo. Michael non approfondisce, ma suggerisce che il telefono e i social media abbiano un ruolo. È un argomento delicato, che lascia in sospeso, ma che sottolinea come la tecnologia influenzi ogni aspetto della nostra vita, non solo il lavoro.

Il Trend Following come Faro nella Tempesta

In questo caos di informazioni, distrazioni e dubbi, il trend following emerge come un faro. Perché? Perché si basa sul prezzo, la realtà più pura e concreta che esista. I millennial a cena fantasticano di usare l’AI per sviluppare migliaia di strategie di trading basate su dati fondamentali. Michael li guarda e dice: “Pensate davvero che batterà il semplice affidarsi al prezzo?” Nel trend following, non servono previsioni o analisi complesse. Segui il movimento del mercato, punto. È una filosofia semplice ma potente, che ti tiene ancorato in un mondo di rumore.

Michael sottolinea che il suo valore, come esperto, non è solo nell’insegnare le regole del trend following, ma nel dire la verità senza fronzoli: “Concentrati qui, ignora il resto, resta sul bersaglio.” In un’epoca di AI che sputa risposte a raffica, chi ti aiuta a distinguere il segnale dal rumore? Chi ti dà la fiducia per agire?

Correre o Essere Mangiati: La Lezione del Savana ( Non quella di Aldo, Giovanni e Giacomo 🙂 )

Michael chiude con un’immagine potente: siamo tutti sul savana. Se sei un leone, devi correre per non morire di fame. Se sei una gazzella, devi correre per non essere mangiato. Leone o gazzella, quando ti svegli, corri. Nel 2025, con l’AI, i social media e un flusso infinito di informazioni, non puoi permetterti di stare fermo. Devi correre per restare rilevante, per non farti sopraffare dalle distrazioni, per trovare fonti di cui fidarti.

Il suo podcast non è solo sul trend following. È un invito a riflettere su come viviamo, decidiamo e ci muoviamo in un mondo che cambia a velocità folle. Michael non vuole essere “attuale” nel senso di commentare le notizie del giorno. Vuole una connessione più profonda con il suo pubblico, su temi che contano: fiducia, decisioni, distrazione. E in questo, il trend following è più di una strategia di trading: è una mentalità per navigare l’incertezza.

Un Invito all’Azione

Se tutto questo ti ha fatto accendere una lampadina, Michael ha un’offerta: scrivigli a [email protected], e ti manderà i passi per iniziare con il trend following insieme a un video gratuito. Ma attenzione: se sei uno che vuole solo “comprare e tenere,” fidarsi del governo o di Wall Street, questo non fa per te. Il trend following è per chi vuole prendere in mano il proprio destino, in mercati che salgono, scendono o sorprendono.

Passato e Futuro si Incontrano

Questa conversazione, iniziata in una steakhouse, è un viaggio tra passato e futuro. Ci ricorda che il modo in cui raccogliamo informazioni – da vecchi libri o da un’AI – cambia il nostro modo di vedere il mondo. Ci sfida a chiederci: di chi mi fido? Come decido? Come resisto alle distrazioni? E ci mostra che, in un’epoca di complessità, a volte la risposta più potente è la più semplice: segui il prezzo, segui la realtà.

QUI la puntata originale

QUI un articoletto sul trend following