20 Lessons From 20 Years of Managing Money

Sono entrato nel mondo del lavoro nel 2005.

Questo significa che lavoro nel settore degli investimenti da ormai 20 anni. Più tempo trascorro in questo campo, più mi rendo conto di quanto ci sia ancora da imparare. Ecco alcune lezioni che ho assimilato finora:

1. Le esperienze plasmano la percezione del rischio.

La tua capacità e necessità di assumere rischi dovrebbe dipendere dalla fase della vita in cui ti trovi, dal tuo orizzonte temporale, dalle tue circostanze finanziarie e dai tuoi obiettivi.
Tuttavia, il desiderio di correre rischi è spesso influenzato dalle esperienze personali. Se hai lavorato per Enron, Lehman Brothers, AIG o hai investito con Madoff, il tuo appetito per il rischio sarà inevitabilmente segnato.
E va bene così, purché pianifichi di conseguenza.

2. L’intelligenza non garantisce il successo negli investimenti.

Warren Buffett ha scritto: “Investire non è un gioco in cui chi ha un QI di 160 batte chi ha un QI di 130. Una volta che hai un’intelligenza ordinaria, ciò che conta è la capacità di controllare le emozioni che mettono nei guai gli altri investitori.”
Ho incontrato molte persone altamente istruite, ma pessimi investitori. La loro formazione accademica li rende eccessivamente sicuri delle proprie capacità, rendendoli incapaci di controllare le emozioni.
L’intelligenza emotiva è il vero segno di saggezza negli investimenti.

3. Nessuno vive nel lungo termine.

I rendimenti di lungo termine sono gli unici che contano davvero, ma per arrivarci bisogna sopravvivere a una serie di situazioni di breve termine.
Una buona strategia che riesci a mantenere nel breve termine è preferibile a una strategia perfetta che non riesci a seguire.

4. L’unica domanda che conta davvero: “Andrà tutto bene?”

Ogni situazione è unica, poiché ciascuno ha le proprie paure e desideri.
Eppure, la risposta che tutti cercano è sempre la stessa: “Dimmi che andrà tutto bene.”

5. È più facile e più difficile che mai adottare un approccio “imposta e dimentica”.

Oggi gli investitori hanno strumenti incredibili per automatizzare investimenti, allocazioni, ribilanciamenti e reinvestimenti dei dividendi.
Ma ci sono anche infinite tentazioni che ti spingono a modificare il tuo portafoglio a causa di nuovi prodotti, fondi, piattaforme di trading senza commissioni e opportunità di investimento.
Ogni giorno diventa sempre più difficile ignorare questi frutti proibiti.

6. I ricchi odiano pagare le tasse più di quanto amino guadagnare di più.

Non sto scherzando del tutto, ma è incredibile quanto più denaro abbiano le persone, tanto più cerchino modi per evitare di pagare le tasse.

7. Diventare ricchi da un giorno all’altro è una maledizione, non una benedizione.

Chi accumula ricchezza lentamente, nel corso della propria carriera, è generalmente più preparato a gestire il denaro rispetto a chi lo ottiene facilmente.
La ricchezza costruita con pazienza e disciplina ha un valore maggiore per chi l’ha guadagnata.

8. Investire è difficile.

Ironia della sorte, rendersi conto di questa difficoltà può renderlo un po’ più semplice.

9. I maggiori rischi sono sempre gli stessi… eppure diversi.

Ogni ambiente di mercato è unico, ma i principali errori degli investitori rimangono invariati:

  • Provare a prevedere il mercato.
  • Esagerare l’importanza degli eventi recenti.
  • Farsi dominare dalla paura quando gli altri hanno paura e dall’avidità quando gli altri sono avidi.
    La natura umana è la costante.

10. Il mercato non si cura di quanto sei intelligente.

Non esistono premi speciali per la difficoltà nell’investire. Provare troppo non garantisce profitti maggiori.

11. Un prodotto non è un portafoglio e un portafoglio non è un piano.

Più tempo trascorro in questo settore, più mi rendo conto che la pianificazione finanziaria è un prerequisito per investire con successo.

12. Pensare troppo può essere paralizzante quanto non pensare affatto.

Investire significa fare i conti con l’incertezza del futuro. Devi imparare a prendere decisioni con informazioni imperfette.

13. Il rischio di carriera spiega molte decisioni irrazionali nel settore degli investimenti.

Molte cose insensate che accadono in questo business possono essere spiegate dagli incentivi.

14. Non esiste un portafoglio perfetto.

Il miglior portafoglio è quello che riesci a mantenere nei momenti difficili, non quello ottimizzato secondo formule o fogli di calcolo.

15. Le emozioni sono truccate, non il mercato.

Il mercato azionario non è contro di te. I tuoi sentimenti, però, potrebbero esserlo, se non impari a controllarli.

16. L’esperienza non equivale alla competenza.

Fare qualcosa per molto tempo non ti rende automaticamente un esperto.
Molti investitori esperti continuano a combattere l’ultima guerra, a discapito del loro portafoglio.

17. Avere sempre ragione è sopravvalutato.

Guadagnare è più importante che avere ragione. Fare previsioni spesso è più una questione di ego che di profitto.

18. Essere ricchi è diverso dall’essere benestanti.

Molti ricchi sono infelici, mentre ci sono persone con un patrimonio modesto che vivono nella ricchezza emotiva grazie alla famiglia, agli amici e alla contentezza per ciò che hanno.

19. L’ottimismo dovrebbe essere il tuo punto di partenza.

Il mondo non sarà mai perfetto, ma gli ottimisti vincono nel lungo termine. L’investimento premia chi crede nel futuro.

20. Meno è meglio.

La semplicità è la vera forma di sofisticazione negli investimenti. Un approccio semplice batte spesso strategie complesse.

Articolo originale di Ben Carlson : https://awealthofcommonsense.com/2024/11/20-lessons-from-20-years-of-managing-money-2/