Scappati di Casa e Finanza Personale: Un Viaggio Che Cambia Tutto

Ciao, amici del portafoglio e dell’avventura! La settimana scorsa ero a Manchester, tra una pinta e un concerto epico degli Oasis (sì, sono tornati, e sì, è stato pazzesco!), quando un mio amico, nel bel mezzo di una chiacchierata infuocata in un pub, mi ha guardato e ha sparato: “Ma in Australia ci vanno solo gli scappati di casa!”. Boom. Un colpo basso, diretto a me, che dieci anni fa ho passato due anni in  Down Under. E da quell’uscita, tra una risata e un sorso di birra, è nata l’idea di questo articolo. Perché, udite udite, essere uno “scappato di casa” e gestire la propria finanza personale hanno molto più in comune di quanto pensiate!

L’Australia, gli “Scappati” e le Lezioni di Vita


Partiamo da qui: i miei due anni in Australia sono stati una delle esperienze più incredibili della mia vita. Non solo ho vissuto in un posto da sogno (canguri, spiagge infinite e barbecue ovunque), ma ho imparato a conoscere un popolo diverso, mi sono mischiato con persone di ogni angolo del pianeta e, soprattutto, ho fatto una cosa che all’inizio sembrava impossibile: qualcuno mi ha pagato per lavorare dall’altra parte del mondo, in una lingua che balbettavo a stento e in un contesto che conoscevo zero. Questa esperienza mi ha cambiato nel profondo. Mi ha reso meno superficiale, più curioso, più critico. E sapete una cosa? Mi ha anche preparato a rivoluzionare il mio approccio alla finanza personale.
Quando ho iniziato a interessarmi di soldi e investimenti, la mia testa era piena di dogmi: “La borsa? Un azzardo!”, “Investire? Ci pensa la banca con i suoi professionisti!”, “Tutto il resto? Truffe, ovviamente!”. Vi suona familiare? Beh, sorpresa: oggi ho un blog di finanza personale, quindi potete immaginare come sia andata. Spoiler: quei dogmi sono crollati uno dopo l’altro, come castelli di carte sotto un ventilatore.

Essere “Scappati di Casa” È un Superpotere

Quello che voglio dirvi oggi è semplice: non lasciate che vi chiamino “scappati di casa” come se fosse un insulto. Anzi, fatene un vanto! Uscire dalla vostra comfort zone, che sia per viaggiare, studiare o lavorare all’estero, è come aprire una finestra su un mondo nuovo. È un modo per mettere in discussione i pregiudizi, per crescere, per imparare. E, credetemi, questo approccio è fondamentale anche nella finanza personale.
Pensateci: la finanza personale è un viaggio, un’avventura lunghissima che sfida la vostra conoscenza, i vostri impulsi e, a volte, anche la vostra pazienza. Proprio come quando atterri in un paese sconosciuto e devi capire come muoverti, anche gestire i tuoi soldi richiede curiosità, studio e un po’ di coraggio. Informarsi, leggere, ascoltare podcast, seguire canali YouTube affidabili (come il blog del grande Nomadic Samuel che tra capital efficiency e nomadismo, è il  guru dei  backpackers) è essenziale per costruire un portafoglio che non solo funzioni, ma che rispecchi chi siete. Perché, alla fine, nel nostro portafoglio vediamo riflessi noi stessi: le nostre scelte, i nostri sogni, il nostro modo di affrontare il mondo.

Il Pericolo dei Pregiudizi e dei “Fondivendoli”


E qui arriva il bello. Spesso mi capita di parlare di finanza con amici, parenti o colleghi, e ho notato una cosa: chi giudica tutto e tutti senza approfondire – che sia un’esperienza di vita o un investimento – spesso è lo stesso che si affida ciecamente a un consulente “fondivendolo” (citando il leggendario Mr. Rip). Sapete, quelli che ti rifilano fondi con spese al 2-3% o obbligazioni “esotiche” che sembrano uscite da un film di fantascienza, senza che tu sappia nulla di quello che possiedi. E poi, dopo anni di performance deludenti, vengono da te – lo “scappato di casa” – a chiedere consigli.

Non fraintendetemi: non è una rivincita personale. Ma quando vedo situazioni del genere, sono sempre più convinto che la strada che ho scelto sia quella giusta. Ho sbagliato, ho comprato “mondezza” finanziaria (chi non l’ha fatto?), e probabilmente sbaglierò ancora. Ma la differenza è che sono i miei errori, con i miei soldi e le mie scelte. E questo, amici, fa tutta la differenza del mondo.

Il Viaggio È la Ricompensa


Quindi, lasciate che vi chiamino “scappati di casa”. Viaggiate, esplorate, uscite dal vostro guscio. Non pensate mai di essere i migliori o che il vostro mondo sia l’unico che conta. La finanza personale, proprio come un’avventura all’estero, è un viaggio che vi insegna a dubitare, a imparare, a crescere. Non abbiate paura di mettere in discussione ciò che vi è stato inculcato, che sia un pregiudizio su un paese lontano o un dogma sugli investimenti. Studiate, informatevi, e costruite un portafoglio che sia vostro, non quello che vi rifila il primo “professionista” di turno.
E la prossima volta che qualcuno vi dà dello “scappato di casa”, sorridete e pensate: “Sì, magari lo sono. Ma sono uno scappato che sa dove vuole andare”. E magari, tra una pinta e una chiacchierata in un pub, gli raccontate di come il vostro viaggio – nella vita e nella finanza – vi stia portando lontano.
Alla prossima avventura, scappati di casa!